Blocco cessione credito Poste Italiane, come risolverlo

Blocco Cessione del Credito Poste Italiane

Cessione del credito Poste Italiane, come il risolvere il blocco e cosa prevede la normativa vigente.

È la notizia degli ultimi mesi: sono stati introdotti limiti e condizioni stringenti per chi aveva optato per la cessione del credito tramite Poste Italiane in relazione alle spese sostenute nel 2021 per accedere al Superbonus e bonus casa. Dal 7 marzo 2022 è stato riattivato il canale di Poste Italiane ma la possibilità della cessione del credito è disponibile solo ed esclusivamente per le spese sostenute nel 2022, in relazione alle prime cessioni e per le quote annuali fruibili dal 2023.

Dunque rimangono fuori le prime cessioni del credito connesse alle spese del 2021: la scelta di Poste Italiane interessa anche istituti di credito creando una situazione di difficoltà per molti contribuenti.

Come risolvere il blocco cessione credito

I contribuenti si stanno chiedendo quale sia la via migliore per recuperare i crediti maturati connessi alle spese sostenute nell’anno 2021 e probabilmente la scelta migliore sarà quella di recuperare la prima rata in dichiarazione dei redditi 2022 che però non potrà interessare di certo gli incapienti.

Chi non ha IRPEF sufficiente per recuperare la prima rata del bonus casa, rischierà di rinunciare all’importo totalizzato cedendo le rate residue.

Secondo alcune notizie più recenti riportate dalla stampa, il Governo avrebbe riattivato la piattaforma dedicata alla misura di cessione del credito tramite Poste Italiane con l’inserimento di nuove procedure ed aggiornamenti.

Poste ha limitato il servizio ai soggetti che richiedono la cessione ad ai crediti che si possono cedere: è stato stabilito che la cessione del credito potrà essere richiesta da chi ha effettuato i lavori e li ha pagati.

Dunque Poste Italiane non acquisterà il credito di uno sconto in fattura proveniente dalle imprese ma è stato inoltre stabilito un limite massimo di credito da cedere pari a 150.000 euro. Anche la documentazione necessaria per ottenere la cessione da parte di Poste Italiane è cambiata, i documenti da scaricare online sono 6 e non più 3.

Se sei interessato a conoscere le procedure di sblocco e valutazione della cessione credito da parte di Poste Italiane, contatta subito Marchetti Rag. Andrea!

Vincolo massimo cessione del credito e bonus edilizi: le regole

Cessione del Credito per Bonus Edilizi

DL Sostegni Ter: le regole relative alla cessione del credito dei bonus edilizi. Cosa prevede la normativa vigente.

La legge di conversione del DL Sostegni-Ter pubblicata in Gazzetta Ufficiale riformula gli articoli (121 e 122) che disciplinano le regole vigenti in materia di cessione del credito dei bonus edilizi.

Cessione del credito e bonus edilizi, cosa dice la normativa vigente

In maniera specifica nel comma 1-bis viene regolamentato l’utilizzo di agevolazioni fiscali per gli interventi edilizi secondo sconto in fattura e cessione del credito e crediti di imposta riconosciuti secondo l’emergenza COVID-19.

Questo significa che, se il contribuente usufruisce della trasformazione delle detrazioni in crediti d’imposta cedibili, possono essere effettuate due cessioni ulteriori a banche, intermediari finanziari e societá appartenenti ad un gruppo bancario vigilati e ad imprese di assicurazione.

La prima cessione è dunque libera, senza vincoli (chi esegue lavori edilizi sfruttando del Superbonus puó cedere il credito all’impresa che effettua i lavori) mentre la seconda e la terza sono vincolate: l’impresa puó cedere solo a uno dei soggetti qualificati che potrá poi cedere ad uno dei due al quale credito si cristallizzerá in maniera definitiva.

Differenze tra credito d’imposta e sconto in fattura

La cessione di un credito d’imposta e lo sconto in fattura sono due formule alternative che consentono la detrazione dalla imposte sui redditi per accedere ai bonus edilizi.

Lo sconto in fattura è un contributo (sotto forma di sconto) su una spesa massima dovuta che viene anticipata dai fornitori che effettuano i lavori per poi essere recuperata mediante credito d’imposta con facoltá di successiva cessione del credito a soggetti altri.

La cessione di un credito d’imposta consente la possibilitá di cessione della detrazione fiscale da parte di un contribuente ad un ente terzo (banche, societá, fornitori di beni, esercenti di attivitá autonome) in cambio di un rimborso massimo pari alla somma prevista per la detrazione.

Il committente pagherá all’impresa che effettua i lavori la fattura piena per poi cedere il credito che gli spetta a intermediari finanziari (banche, poste e assicurazioni) che restituiranno la somma dovuta.

Per ricevere maggiori informazioni sui vincoli delle cessioni del credito contatta Marchetti Rag. Andrea.