Scadenze fiscali, cosa ricordare per il 2023

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Anche il 2023 si presenta ricco di scadenze da ricordare per i contribuenti, con il nuovo calendario fiscale e con le nuove norme contenute nella legge di Bilancio.

Oggi il Rag. Marchetti Andrea ci mostrerà quali sono le scadenze fiscali da ricordare per il 2023

Le scadenze fiscali previste per il 2023

Con l’emanazione della legge di Bilancio 2023 si aggiungono nuovi adempimenti per i contribuenti, come le nuove imposte sostitutive le quali, a parte quelle che seguono le stesse scadenze previste per i versamenti della dichiarazione dei redditi, prevedono termini di versamento da giugno a novembre 2023.

Scadenze fiscali 2023: definizioni agevolate

Nel 2023, sono state previste molti tipi di definizioni agevolate. Una delle prime è quella del 31 marzo 2023 che riguarda:

  • irregolarità formali: prima rata (pari a 100 euro) entro il 31 marzo;
  • ravvedimento speciale: il 31 marzo va effettuato il versamento delle somme dovute per regolarizzare le dichiarazioni relative al periodo d’imposta 2021 e precedenti.

Il 31 marzo scade anche il termine per il versamento dell’unica o prima rata trimestrale per regolarizzare l’omesso o carente versamento di alcune somme riferite a tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate (ad esempio delle rate, relative alle somme dovute a seguito di avvisi di rettifica e liquidazione o conciliazioni giudiziali).

L’altra data relativa alle definizioni agevolate da segnare è il 30 giugno 2023: ovvero l’ultimo giorno utile per versare l’unica o prima rata per definire le liti tributarie pendenti.

Le scadenze fiscali 2023: le imposte sostitutive

Tra le nuove imposte sostitutive introdotte dalla legge di Bilancio 2023 la prima data da ricordare è quella del 30 giugno 2023, entro questa data occorre versare l’imposta sostitutiva del 14% ai fini della determinazione, per il calcolo delle plusvalenze e minusvalenze, del valore di acquisto delle cripto-attività possedute alla data del 1° gennaio 2023.

Sempre entro il 30 giugno 2023, va versata l’imposta sostitutiva (sia per i soggetti Ires o Irpef, o con aliquote ulteriormente ridotte per i proventi accantonati per almeno due esercizi) degli utili e delle riserve di utile non distribuiti, relativi all’esercizio chiuso nel periodo di imposta 2021.

Nel mese di novembre 2023 dove si hanno anche:

  • entro il 15 novembre, il versamento della prima o unica rata dell’imposta dovuta per la rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni possedute al 1° gennaio 2023;
  • il 30 novembre è l’ultimo giorno utile per versare la prima rata dell’imposta sostitutiva sull’estromissione dei beni delle imprese individuali (la seconda rata scadrà il 30 giugno 2024).

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Chi è il consulente fiscale e cosa offre

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Il consulente fiscale è la figura professionale che si occupa di assistere imprese e persone fisiche, fornendo servizi di consulenza tributaria e formazione sulla normativa fiscale.

Nell’articolo di oggi, Andrea Marchetti ci parlerà della figura del consulente fiscale spiegandoci cos’è e di cosa si occupa.

Cos’è la consulenza fiscale

Prima di capire di cosa si occupa il consulente fiscale, occorre capire cos’è la consulenza fiscale o tributaria.

Si tratta di uno dei tipi di consulenza più richiesti dalle aziende che ha lo scopo di fornire assistenza in materia finanziaria portando le attività aziendali a raggiungere nuovi livelli di efficienza e di efficacia. 

Qualsiasi sia la dimensione di un’attività, sono diversi i campi che richiedono competenze e capacità specifiche che non sempre gli imprenditori hanno.  

In questi casi, il consulente aziendale ha un ruolo fondamentale perpoter esaminare e risolvere i problemi delle aziende, fornendo delle risposte valide. 

Come agisce il consulente fiscale 

Il compito di un consulente aziendale è quello di studiare il cosiddetto contesto aziendale e quindi i dati del mercato, la concorrenza ecc. 

La fase di studio effettuato insieme agli imprenditori o con i dirigenti avrà come obiettivo quello di migliorare il rendimento delle imprese e individuare le eventuali problematiche. 

Grazie al consulente aziendale si avrà la possibilità di osservare la situazione del mercato e dell’azienda da un punto di vista esterno, di persone competenti e vigili e non coinvolte, può valutare la realtà aziendale da un punto di vista più reale.  

L’azione di un consulente aziendale si riassume in diverse fasi: 

  • l’analisi: dove si individuano i problemi che potrebbero portare a crisi aziendali; 
  • la definizione degli obiettivi: dove si stabiliscono le risorse da impiegare e le responsabilità per creare progetto di sviluppo e di crescita aziendale; 
  • il monitoraggio costante del progetto in modo da implementare delle correzioni qualora ce ne fosse il bisogno; 
  • la valutazione dei risultati ottenuti.

Le altre attività offerte dal consulente aziendale sono:

  • Tenuta di contabilità semplificate ed ordinarie di società di capitali e predisposizione di bilanci di esercizio;
  • Predisposizione di dichiarazioni fiscali (IVA, 760, 770);
  • Assistenza fiscale agli Associati;
  • Tenuta registri e libri e/o altri adempimenti per società di capitali;
  • Predisposizione di strategie con i clienti per ridurre al minimo il prelievo fiscale in maniera legale.

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