Dichiarazione dei redditi persone fisiche e società: le differenze

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La dichiarazione dei redditi è una dichiarazione annuale che si effettua attraverso un documento contabile che deve essere sempre effettuata entro il 30 Novembre dell’anno in corso. È un documento obbligatorio, proprio come il bilancio d’esercizio per le imprese, ma in questo caso deve essere inviato in maniera telematica da tutti coloro che hanno delle entrate.

Il cittadino-contribuente o le imprese comunicano all’agenzia delle entrare del proprio paese il proprio reddito percepito così da poter pagare le imposte.

Quando si parla di dichiarazione dei redditi non si parla solamente di cittadini ma anche di società come le società di capitali e le società di persone. Attualmente esistono diverse modalità di dichiarazione dei redditi tra cui il 730.

I diversi modelli di dichiarazione dei redditi

In base alla propria figura, che sia una persona fisica, un pensionato, un dipendente o se si parla di una società, la dichiarazione dei redditi varia.

Il 730: la dichiarazione dei dipendenti e dei pensionati

Il 730 è una dichiarazione dei redditi che può essere presentato sia da lavoratori dipendenti che pensionati. Grazie a questo modello, che attualmente è scaricabile tramite accesso con SPID in maniera già precompilata, il contribuente non deve effettuare calcoli, ma ottiene direttamente il documento già compilato conoscendo immediatamente l’imposta da pagare.

Altre Dichiarazioni di redditi

La dichiarazione dei redditi deve essere effettuata sia da persone fisiche che da società di capitali o società di persone. Le società di persone sono tutte quelle società semplici, società in nome collettivo, le associazioni, le aziende coniugali e i Geie. Tutti queste tipologie di società operanti in Italia hanno un unico modello. Le società di capitali invece comprendono tutte le società per azioni, gli enti commerciali e gli enti commerciali non residenti nel territorio Italiano. Anche in questo caso ci sarà un unico modello.

Sanzioni per ritardo o omissione della dichiarazione dei redditi

Se non si riesce ad inviare entro il 30 Novembre dell’anno in corso la dichiarazione dei redditi si considera tardiva. Si applicano quindi, per valutare la sanzione, le norme del ravvedimento operoso. Ci sono due possibilità in questo caso: se si invia in ritardo entro 90 giorni dalla scadenza o oltre i 90 giorni.

Se si presenta entro i 90 giorni si considera valida ma c’è una sanzione minima di 25€ per ogni singola dichiarazione.

Se invece si superano i 90 giorni allora si considera omessa si dovranno pagare sanzioni che oscillano tra il 60% e il 120% delle imposte dovute per un minimo d’imposta da 200€ mentre, in caso in cui le imposte non sono dovute ma la dichiarazione è comunque in ritardo si dovranno pagare sanzioni tra i 150 e i 500€.

Per ovviare a tale problemi e non incorrere in sanzioni, le aziende spesso si affidano a specialisti di consulenza tributaria e fiscale che offrono tra i loro servizi anche le dichiarazioni fiscali di persone fisiche e di imprese.

Contatta ora il Rag. Andrea Marchetti per non incorrere in sanzioni.

Bilancio d’esercizio: cos’è e quando depositarlo

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Il bilancio d’esercizio è un documento o un insieme di documenti che vengono redatti da un’impresa o da un consulente tributario e finanziario per l’azienda che ne richiede il servizio.

Il motivo per cui viene stilato un tale documento si basa sul principio di verità, nonché di trasparenza da parte dell’azienda che lo produce, mostrando all’agenzia delle entrare dello stato in cui opera, il proprio stato patrimoniale e fiscale.

Il bilancio d’esercizio è obbligatorio per tutte aziende indipendentemente dalla loro forma giuridica il che vale per srls, srl, SpA, snc e così via. Indicate genericamente si può far riferimento a tutte le società di capitali, società di persone e società individuali.

Bilancio d’esercizio: documenti

Lo schema per la redazione di un bilancio d’esercizio inizia con la raccolta delle informazioni da parte dell’azienda sul proprio stato patrimoniale e fiscale.

Per sviluppare correttamente un bilancio d’esercizio, secondo l’ordinamento italiano, l’azienda deve stilare precedentemente dei documenti per lo sviluppo dei documenti finali stessi.

Uno dei principali documenti per procedere correttamente è la redazione dell’inventario d’esercizio. Questo documento deve contenere gli esatti importi delle attività e delle passività dell’azienda dell’anno corrente.

Oltre a questo, ci sono anche le scritture di assestamento che sono un altro importante documento da stilare prima di procedere allo sviluppo del bilancio d’esercizio. Queste scritture di assestamento racchiudono tutte quelle informazioni utili alla trasformazione dei valori di conto in valore di bilancio.

Oltre a ciò, l’azienda deve effettuare la redazione della propria situazione contabile chiudendo inoltre il conto economico annuale.

Il completo schema del bilancio d’esercizio si compone dunque da quattro documenti:

  • Lo stato patrimoniale: il documento ufficiale che mostra tutte le attività e le passività dell’azienda, come ad esempio le immobilizzazioni o il patrimonio netto.
  • Il Conto economico: È il documento che mostra lo stato economico dell’azienda mettendo in risalto l’utile o la perdita dell’azienda.
  • La nota integrativa: È un documento semplice che va a dichiarare i criteri scelti per determinare alcuni valori o altre informazioni non inserite all’interno dei due documenti indicati sopra.
  • Il rendiconto finanziario: È un documento obbligatorio dal 2016, precedentemente facoltativo, che riassume le attività di finanziamento, di investimento e le variazioni sulle risorse e sulla situazione patrimoniale e finanziaria.
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Tipologie di bilancio d’esercizio

In base alla veste giuridica che presenta l’impresa si è obbligati o esenti a presentare determinati documenti. Esistono diverse tipologie di bilancio d’esercizio in base al fatturato aziendale.

Bilancio Ordinario

Il bilancio ordinario si compone dei quattro documenti già citati in precedenza, deve naturalmente essere veritiero, trasparente e corretto. Tale forma è redatta dalle società quotate in borsa e che hanno emesso titoli.

Bilancio in forma abbreviata

Tale bilancio è destinato alle piccole imprese o comunque a tutte quelle imprese che non superino determinati limiti stabiliti dalla legge come:

  • Attivo dello Stato Patrimoniale non superiore ai 4.4 milioni di €
  • I ricavi delle vendite e/o prestazioni non devono superare gli 8.8 milioni di €
  • I dipendenti occupati non devono essere superiori di 50.

Questa forma di bilancio prevede l’esenzione nel redigere il documento di rendiconto finanziario.

Bilancio delle micro-imprese

Questa forma viene richiesta solo alle società ancora più piccole delle classiche PMI Italiane. Le micro imprese, per essere definite tali, non devono superare 175.000€ di attivo nello stato patrimoniale, non superare i 350.000 € di ricavi e non avere più di 5 dipendenti.

Bilancio finale di liquidazione

Tale forma viene richiesta ed elaborata solo alle società che si avviano verso la liquidazione. Il bilancio di liquidazione viene redatto dai soci solo dopo che tutte le operazioni liquidatorie sono state compiute e concluse. Il documento è completo solo quando all’interno del bilancio è specificato e quantificato di patrimonio da ripartire tra i soci, così come i loro diritti sulle quote.

Quando depositarlo

Ci sono degli obblighi per la deposizione del bilancio d’esercizio che riguardano tutte le imprese. In genere il bilancio d’esercizio deve essere depositato entro il 31 Dicembre dell’anno in corso.

A differenza delle società non quotate, le aziende quotate in borsa devono consegnare inoltre un bilancio trimestrale che sarà pubblico in quando deve essere disponibile a tutti i soci e investitori. Molto spesso, che siano piccole, medie o grandi società, le imprese si avvalgono di esperti esterni nella consulenza tributaria e fiscale per redigere tali documenti. Anche lo studio del Dott. Andrea Marchetti prevede questo servizio di consulenza tributaria e fiscale.